La storia di Jamal, RLST a Prato

Mi chiamo Jamal Banoir e sono un RLST (Responsabile dei Lavoratori per la sicurezza territoriale) UIL per il territorio di Prato-Pistoia.
Il mio compito è rappresentare direttamente i lavoratori nei confronti delle imprese del comparto dell’artigianato in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e di contribuire a realizzare un’effettiva prevenzione dei rischi secondo quanto disposto dal Decreto legislativo 81/2008.
Nello specifico, il RLST: accede ai luoghi di lavoro, “dovrebbe” essere consultato preventivamente in ordine alla valutazione dei rischi e alle figure della sicurezza e in merito alla formazione, e deve partecipare alla riunione periodica.
La mia esperienza mi ha dimostrato che un grande lavoro è ancora da fare per permettere ai RLST di compiere il loro ruolo in un modo efficace.

Essere veramente d’aiuto sia per i lavoratori, sia per le aziende ad adottare la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro.

Prato. Una città multietnica

Le ditte che seguo appartengono al comparto dell’artigianato e sono tantissime a conduzione italiana, mentre i lavoratori sono di tutte le etnie.
Prato è una città multietnica: gli stranieri residenti nella città, secondo l’ultimo censimento, sono 50.918 e rappresentano il 25,3% della popolazione residente.
Inoltre, esiste una grande comunità cinese che rappresenta il 60% del totale degli stranieri e ci sono più di 7.000 aziende a conduzione cinese con lavoratori di tutte le etnie.
Purtroppo, anche qui, abbiamo delle problematiche, dai diritti dei lavoratori in merito al rispetto dei contratti nazionali, fino alla loro sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ricordiamo lo spaventoso rogo del 01/12/2013 che ha devastato il capannone che ospitava la ditta Teresa Moda.


Sette operai cinesi, cinque uomini e due donne, sono morti intrappolati tra le fiamme mentre dormivano nel dormitorio abusivo allestito all’interno dell’immobile.
Dopo l’incendio alla Teresa Moda, è nato il progetto “Lavoro sicuro”, un piano straordinario con cui le Istituzioni hanno deciso di iniziare i controlli in maniera continua e frequente, per contrastare in modo netto e deciso quell’illegalità.


Gli stranieri sono una risorsa per la città, ma vanno tutelati e non lasciati preda allo sfruttamento e alla negazione dei diritti fondamentali.

Il DDL 81/2008 per i lavoratori stranieri


Riguardo alla sicurezza sui luoghi di lavoro, infatti, i lavoratori stranieri sono dei soggetti a rischio e il D.Lgs 81/2008 ha dato un’importanza a questo fattore, imponendo, per esempio, la loro informazione e formazione sui rischi in una lingua comprensibile a loro e una valutazione dei rischi che prenda in considerazione le loro origini.
Purtroppo, spesso, non avviene tutto ciò nelle aziende e lo straniero diventa un soggetto a rischio che lavora in silenzio accettando certe condizioni per la paura di perdere il lavoro e il permesso di soggiorno che lega il diritto di averlo a un contratto di lavoro.


I paesi i cui sistemi sanitari e di sicurezza sul posto di lavoro sono inefficaci impiegano risorse preziose per far fronte a infortuni e malattie professionali evitabili.
Una strategia nazionale forte in tal senso comporta numerosi vantaggi, per esempio:

  • MIGLIORA LA PRODUTTIVITÀ GRAZIE A UN CALO DELLE ASSENZE PER MALATTIA;
  • RIDUCE I COSTI DELL’ASSISTENZA SANITARIA;
  • PROMUOVE METODI E TECNOLOGIE DI LAVORO PIÙ EFFICIENTI;
  • DIMINUISCE IL NUMERO DI PERSONE CHE DEVONO RIDURRE IL PROPRIO ORARIO DI LAVORO PER ASSISTERE UN FAMILIARE.

Il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è importante e ognuno di noi è chiamato a contribuire, iniziando dal Governo, dai datori di lavoro, dalla società tutta e dagli stessi lavoratori.

Dalla Newsletter Sicurezza in Rete

Tagged under:

CONTATTACI


    #ZEROMORTISULLAVORO

    Gruppo ufficiale della campagna:
    ”ZERO MORTI SUL LAVORO"

    Confrontiamoci sulla sicurezza sul lavoro.
    Segnalazioni, pensieri, idee, con un obiettivo preciso:
    ZERO MORTI SUL LAVORO!

    ZERO MORTI SUL LAVORO | Facebook