Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale: la nuova campagna EU – OSHA

Nel pieno dell’era digitale è giusto e quanto mai necessario domandarsi se e come i dispositivi di cui facciamo uso quotidianamente influenzano o meno il nostro stato di salute o compromettono la nostra sicurezza sul lavoro.

La tecnologia digitale è in molti settori in grande ausilio al lavoro e un’opportunità per sostenere anche un sistema di vita-lavoro maggiormente conciliante, tuttavia, è fondamentale prevedere eventuali danni prima che possano verificarsi. Soprattutto, in virtù di un aumento esponenziale dell’utilizzo delle tecnologie digitali, specialmente dopo il periodo del covid.

Questi sono i temi al centro della nuova campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2023 – 2025” dell’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute (EU – OSHA).

L’indagine europea sul lavoro digitale

L’indagine europea messa in campo dall’EU – OSHA ci fornisce informazioni importanti sulle tendenze di utilizzo nelle tecnologie digitali sul lavoro.

L’80% delle imprese UE-27 utilizza personal computer, , pc portatili, tablet, smartphone o dispositivi digitali mobili. Il 70% dei lavoratori utilizza portatili, tablet, smartphone o similari. Il 60% computer desktop, l’11% dispositivi indossabili come occhiali intelligente, tracciatori di attività o altri sensori. Il 3% robot che interagiscono con loro.

Inoltre, nel 2021 (piena era covid) il 31 % degli occupati era dotato di un dispositivo mobile per connettersi a Internet a fini professionali, in aumento rispetto al 26 % nel 2018. In termini di potenziale del lavoro da remoto, i dati mostrano che nel 2019 il 12 % dei luoghi di lavoro dell’UE-27 ha consentito ai dipendenti di lavorare da casa utilizzando tecnologie digitali e che nel 2020 il 12,3 % dei dipendenti ha lavorato da casa (in aumento rispetto al 5,4 % del 2019).

Obiettivi della campagna

L’obiettivo della campagna 2023-2025 è di favorire la collaborazione ai fini di una trasformazione digitale del lavoro sicura e produttiva. Un modo per affrontare tale percorso risiede in una pianificazione strategica basata su cinque obiettivi principali:

  • Sensibilizzare in merito all’importanza, alla pertinenza e alle implicazioni per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL) della trasformazione digitale del lavoro, compresa la giustificazione economica sulla scorta di fatti e cifre.
  • Aumentare la consapevolezza e la conoscenza pratica di tutti in tutti i settori, tipi di luoghi di lavoro e gruppi specifici di lavoratori (ad esempio donne, migranti) in merito a un uso sicuro e produttivo delle tecnologie digitali sul lavoro.
  • Migliorare la conoscenza dei rischi nuovi ed emergenti e delle opportunità connessi alla trasformazione digitale del lavoro.
  • Promuovere la valutazione dei rischi e una gestione proattiva, sotto il profilo della salute e della sicurezza, della trasformazione digitale del lavoro fornendo accesso a risorse pertinenti (ad esempio buone pratiche, liste di controllo, strumenti e orientamenti).
  • Riunire le parti interessate per facilitare lo scambio di informazioni, conoscenze e buone pratiche, oltre a favorire la collaborazione per una trasformazione digitale del lavoro sicura e produttiva.

Gli ambiti prioritari della campagna

Alla base della campagna 2023-2025 ci sono cinque ambiti prioritari:

  • lavoro su piattaforma digitale,
  • automazione dei compiti,
  • lavoro da remoto e ibrido,
  • gestione dei lavoratori tramite l’intelligenza artificiale (IA),
  • sistemi digitali intelligenti.

Inoltre, una priorità della campagna 2023-2025 è di prendere in considerazione la dimensione di genere e l’impatto della digitalizzazione sulla diversità e sui gruppi di lavoratori vulnerabili.

Sostenere una cultura della sicurezza a tutti i livelli è fondamentale. Su questo si basa la campagna Zero Morti sul Lavoro e l’approccio «Visione zero» della Commissione europea per eliminare i decessi correlati al lavoro. Una priorità chiave del quadro strategico dell’UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027, e con gli obiettivi della strategia digitale europea.

Manuela Tiberi

(Fonti EU – OSHA)

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