Come promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro

La tutela della sicurezza sul lavoro non è dettata solo da normative da rispettare, ma è una responsabilità collettiva, per questo è fondamentale promuovere la cultura della sicurezza in ogni posto di lavoro.

Gli incidenti sul lavoro, alle volte anche mortali, non accadono da soli. Dietro ogni incidente, ci sono una serie di cause dirette e indirette, spesso costituite da molti atti e condizioni non sicure. Il macchinario guasto, la procedura non attuata in maniera corretta, la distrazione, le condizioni esterne possono essere fatali.

Il coinvolgimento dei lavoratori nei processi produttivi, la comunicazione aperta e libera su qualsiasi problema sul posto di lavoro possono fare la differenza.

Quando i lavoratori si sentono liberi e incoraggiati a sollevare questioni per migliorare le loro condizioni e aiutare loro stessi e l’azienda allora viene attuata la responsabilità collettiva.

Creare un ambiente di lavoro in cui i lavoratori non si sentono sicuri di poter parlare liberamente delle difficoltà e trovare soluzioni condivise non è di aiuto, ma anzi può provocare ulteriori complicazioni.

Certo, è una prospettiva completamente diversa rispetto a quella a cui tutti siamo abituati, ma cambiare prospettiva si sa può aiutare a vedere le cose in maniera diversa e, alle volte, migliore.

Parlare di una cultura della sicurezza e di responsabilità collettiva vuol dire uscire fuori da un approccio solamente di tipo “reattivo”, ovvero trovare il colpevole e predisporre la giusta punizione.

Come promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro?

  • Partire dalle scuole. Insegnare a bambini e giovani cos’è la sicurezza sul lavoro può essere la marcia in più per creare generazioni con maggior consapevolezza dei rischi e delle modalità corrette per gestire il mondo del lavoro del futuro
  • Creare un luogo di lavoro in cui ognuno può sentirsi libero di comunicare apertamente le difficoltà. Ascoltare chi ogni giorno lavora con un certo macchinario può essere d’aiuto non solo per migliorare il ciclo produttivo, ma per comprendere le difficoltà fisiche, psicologiche del lavoro in sé ed eventuali problemi tecnici da risolvere prima di ritrovarsi in condizioni difficili, se non mortali
  • Formazione. È essenziale inserire i lavoratori con l’adeguata preparazione sulle procedure a tutela della propria persona, sui rischi, sui dispositivi di sicurezza
  • Una continua valutazione delle prestazioni di sicurezza in collaborazione con il personale dipendente può essere il valore aggiunto per l’azienda e per i lavoratori
  • Valorizzare la “responsabilità collettiva”. Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro deve essere un obiettivo di tutti, dal datore fino all’ultimo lavoratore. I controlli periodici dei macchinari e gli investimenti aziendali nell’ambito della tutela devono essere accompagnati da una consapevolezza che siamo tutti partecipi nello stesso processo, dove ogni azione può essere migliorativa o peggiorativa delle condizioni di lavoro, di noi stessi e dei nostri colleghi

Promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e sviluppare il pensiero di “responsabilità collettiva” può richiedere tempo e determinazione, ma vale la pena intraprendere questo percorso virtuoso per garantire a tutti di timbrare il cartellino e tornare a casa alla fine del turno.

Redazione Zero Morti

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