Near Miss: “quasi incidenti” che possono fare da campanello d’allarme

Uno degli aspetti principali che riguardano la salute e la tutela nei luoghi di lavoro è quello legato alla prevenzione degli incidenti attraverso la gestione dei “Near Miss”, ovvero gli incidenti mancati che, pur non causando danni o morti, rappresentano un campanello d’allarme.

L’IMPORTANZA DEI NEAR MISS O MANCATI INFORTUNI

I Near Miss sono incidenti mancati che, solo per buona sorte, non causano danni a persone o cose. L’argomento viene ancora raramente affrontato ma essi rappresentano un materiale prezioso e ricchissimo per conoscere in anticipo le azioni da attivare per prevenire infortuni e malattie professionali. Questi eventi rappresentano quindi premonitori segnali sentinella che le aziende dovrebbero opportunamente riconoscere, trattare ed elaborare. I Near Miss, inoltre, possono essere utilizzati come strumento di formazione per migliorare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Spesso – infatti – i lavoratori non adeguatamente sensibilizzati tendono a non segnalare e quindi a sottovalutare i rischi a cui sono esposti quotidianamente, abituandosi – di fatto – alle situazioni rischiose o pericolose in azienda. Le segnalazioni devono necessariamente trovare riscontro immediato e una conseguente efficace azione correttiva da parte delle figure preposte al controllo in azienda. È fondamentale in questo senso che il lavoratore si senta protagonista e parte attiva di tutto il percorso di gestione del Near Miss, ad esempio attraverso la creazione di un’app apposita che permetta allo stesso di monitorare la segnalazione.

I DATI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA

I dati sulla sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia sono impietosi e preoccupanti. Nel primo semestre del 2023 si sono registrati 383.242 infortuni sul lavoro di cui 657 con esito mortale. Desta molta preoccupazione il dato degli infortuni nei giovanissimi: fino ai 14 anni si rilevano 30.868 denunce (circa l’8,1% del totale). I dati Inail e Istat dell’ultimo quinquennio ci segnalano che a perdere la vita in Italia sono stati 74 ragazzi sotto i 19 anni (1° rapporto Unicef sul “lavoro minorile”).

Allo stato attuale i dati ufficiali pubblicati dall’Inail – Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro – risultano incompleti rispetto alla totalità degli infortuni effettivamente presenti.

Per avere un quadro più attendibile, infatti, quei dati andrebbero integrati con il numero di infortuni che interessano vaste categorie di lavoratori non considerati dall’Inail (a titolo di esempio: professionisti autonomi, commercianti senza dipendenti, ecc.); tale completamento integrerebbe sensibilmente quindi il numero degli infortuni annui.

I dati attualmente disponibili evidenziano comunque l’importanza di:

  • migliorare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro in Italia attraverso un nuovo modo di comunicare;
  • garantire una formazione continua e di qualità;
  • dedicare una maggiore attenzione alla qualità della vita del lavoratore e alla programmazione di incontri periodici tra datore di lavoro, medico competente e RLST/RLSA per progettare un’attività di prevenzione del rischio con l’obiettivo di prevenire qualsiasi infortunio;
  • incrementare la forza lavoro ispettiva a disposizione degli enti preposti.

Un ultimo aspetto, non in ordine di importanza, riguarda la buona organizzazione del lavoro attraverso l’adozione del Modello di Organizzazione e Gestione che insieme all’analisi dei dati sui Near Miss permette di conoscere in anticipo le azioni correttive per prevenire infortuni e malattie professionali.

LAVORARE IN SICUREZZA: L’IMPORTANZA DELLA CULTURA DELLA PREVENZIONE

La cultura della prevenzione è un aspetto fondamentale per garantire la sicurezza sul lavoro. È importante che i lavoratori siano consapevoli dei rischi a cui sono esposti e delle misure preventive da adottare per evitarli. La formazione e l’informazione sono gli strumenti essenziali che permettono di promuovere questa cultura. Per evitare gli incidenti sul lavoro è importante investire sulla prevenzione e adozione di misure di sicurezza adeguate. La cultura della prevenzione non riguarda solo il singolo lavoratore, ma l’intera organizzazione e la comunità tutta.

Solo attraverso l’impegno condiviso e costante di tutte le figure preposte si può garantire un ambiente di lavoro sicuro e protetto. Ogni lavoratore ha il diritto di ritornare la sera dalla propria famiglia e poter abbracciare i propri cari. I Near Miss rappresentano quindi un indicatore imprescindibile a cui va dato maggiore risalto e attenzione. Purtroppo, in Italia la strada per garantire un lavoro davvero “sicuro” è difficoltosa, permangono ancora numerose criticità e un tasso di mortali- tà sempre inaccettabile. È auspicabile dunque che le istituzioni, le aziende e i lavoratori stessi siano sempre più consapevoli dell’importanza della sicurezza e si impegnino affinché la stessa sia garantita in ogni contesto lavorativo.

Tatiana Isoni, Referente Salute e Sicurezza UIL Sardegna (Newsletter Sicurezza in Rete)

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