Sicurezza stradale e sicurezza sul lavoro, un legame spesso sottovalutato
“Quando la sicurezza sulla strada è anche sicurezza sul lavoro” è questo il titolo di un incontro formativo e di confronto, organizzato dall’Associazione Gabriele Borgogni Onlus in collaborazione con ROCK’N’SAFE e Aiga Nazionale e a cui ha recentemente partecipato la Uiltrasporti.
Il legame tra sicurezza stradale e sicurezza sul lavoro è spesso sottovalutato, ma i dati dell’Inail ci dicono che tra le prime cause di morte sul lavoro ci sono proprio gli incidenti stradali. Quando il luogo di lavoro è per lo più la strada pubblica, l’autoveicolo diventa lo strumento di lavoro e Codice della Strada e Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro si incontrano. Questo ha necessariamente delle conseguenze in punto di doveri e obblighi, sia in capo al datore che in capo al lavoratore/autista del mezzo.
La sicurezza sul lavoro nell’E-Commerce
Nel mondo dei trasporti e in particolare in quello della logistica e trasporto merci questo è un tema particolarmente importante, soprattutto se considerato in relazione allo sviluppo sempre maggiore dell’ecommerce.
Acquistare un qualsiasi prodotto online e riceverlo nel giro di qualche ora è ormai considerato un normale servizio garantito dalle maggiori piattaforme di ecommerce che cercano di velocizzare sempre più i tempi di consegna per acquisire più mercato nell’ottica di una concorrenza sempre al rialzo. Tutto questo incide in modo considerevole sul lavoro dei driver che sono spesso costretti a seguire ritmi e pressioni insostenibili, arrivando a dover completare fino a 150 consegne in un solo turno di lavoro.
La vita dei driver
Spesso i driver rinunciano alla pausa pranzo e alle legittime e necessarie pause per il recupero psicofisico continuamente pressati da un algoritmo che programma tempi, fermate e sollecita il recupero di ritardi senza tenere in considerazione le esigenze dei lavoratori. Bisogna ridare dignità al lavoro, ma per farlo bisogna innanzitutto dare qualità al lavoro, in termini economici, normativi e anche dal punto di vista della sicurezza.
Purtroppo, la digitalizzazione ha modificato profondamente questo tipo di lavoro, portando anche ad una devianza del codice della strada.
Correre incalzati da un algoritmo che programma soste e consegne massimizzando i tempi e ignorando del tutto il fattore umano, non può coincidere con la sicurezza stradale. L’utilizzo di strumenti di controllo inseriti sui mezzi altera lo stato di stress dei lavoratori mettendo in pericolo loro e tutti quelli che incrociano sulle strade.
La sicurezza per chi lavora in strada
I mezzi dovrebbero essere dotati di sistemi di sicurezza, non di controllo, per questo sarebbe importante prevedere l’obbligo di installare il cronotachigrafo su tutti i mezzi commerciali, anche quelli al di sotto delle 3,5 tonnellate. Estendere questo sistema di sicurezza, già previsto dal codice per la strada per i mezzi pesanti, significa poter certificare parametri quali velocità, tempi e percorsi per la tutela sia dei datori di lavoro che dei lavoratori. Uno strumento importante, utilizzabile anche dalle forze dell’ordine, che potrebbe anche ridare centralità al fattore umano, sempre più sacrificato in nome della velocità e del profitto.
Uiltrasporti Nazionale