Sicurezza e salute nel settore agroalimentare: i rischi del lavoro in un caseificio
Uno degli ambiti produttivi del settore agroalimentare di cui non sempre si conoscono i rischi e i processi lavorativi è quello del caseificio. La lavorazione del latte richiede un importante dispendio di energie fisiche e anche una forte attenzione alle norme di sicurezza. Si deve tener conto di molteplici fattori come ad esempio: le attrezzature utilizzate, i processi di trattamento della materia prima e l’esposizione a basse temperature.
Per la salute e la tutela dei lavoratori nei caseifici sono previste delle attrezzature che vanno a ridurre i rischi. Tuttavia, laddove non potessero essere utilizzate, come accade anche per altri ambiti lavorativi, bisogna fare ricorso ai dispositivi di protezione individuale, così come vuole il decreto legislativo 81/2008. Nel D.Lgs infatti si legge che è necessaria: “qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. Chiariamo inoltre che gli addetti dei caseifici devono essere formati non solo sulle norme di salute e sicurezza, ma anche sul corretto utilizzo dei DPI e che periodicamente devono essere visitati da un medico competente affinché vengano individuate malattie o disturbi legati al lavoro nell’ambiente considerato.
Fatte le dovute premesse, approfondiamo quali possono essere i pericoli da affrontare in questo particolare settore.
I rischi per la salute in un caseificio
In primo luogo, guardiamo al primo dei due aspetti presi in esame: la salute. Quali possono essere i rischi per la salute in un caseificio e come si possono evitare gli incidenti? Partiamo del rischio igienistico che riguarda l’esposizione ad agenti chimici, biologici e fisici. Nello specifico ci riferiamo a basse temperature, macchinari che producono suoni e rumori dannosi, mezzi come autocarri che generano vibrazioni importanti e uso di detergenti chimici pericolosi. Per ognuna di queste criticità è previsto un protocollo il cui scopo è garantire la sicurezza per la salute del lavoratore. Nel caso delle basse temperature, ad esempio, il datore di lavoro è tenuto a fornire degli indumenti appositi che creino un vero e proprio scudo per il freddo. Anche quando si è a contatto con acqua calda o fredda, i lavoratori dovrebbero avere dei grembiuli specifici.
Lo stesso discorso vale per i rumori che possono essere prodotti da alcuni macchinari, che comunque non dovrebbero essere sistemati in prossimità degli addetti. Qualora comunque fosse necessario l’intervento nei pressi dei macchinari succitati, il datore di lavoro deve corrispondere cuffie adeguate o archetti, in modo da proteggere l’udito del lavoratore.
Guardiamo anche alla possibile dispersione di detergenti per la pulizia, dunque di liquidi che possono risultare dannosi per la salute. I dispostivi da indossare sono occhiali e guanti protettivi. In presenza di muffe, poi, è richiesto al lavoratore di indossare la mascherina FFP1. Va precisato che negli ultimi due anni sono stati applicati anche i protocolli anti-Covid, ragion per cui le mascherine FFP2 sono diventate la norma in tutte le fasi produttive, in ogni ambito.
Sicurezza: quali sono i rischi?
In riferimento ai rischi per la sicurezza in un caseificio, dobbiamo fare capo a tutte quelle situazioni prevedibili che possono mettere a repentaglio l’incolumità dei lavoratori. Uno dei pericoli più frequenti riguarda lo scivolamento: i paventi, in alcuni casi, risultano essere particolarmente viscidi e appiccicosi, dunque sarebbe bene che i lavoratori indossassero stivali antiscivolo.
Un altro potenziale pericolo viene dalla caduta di oggetti che possono provocare traumi da schiacciamento. Anche in questo caso gli arti devono essere protetti da indumenti specifici, soprattutto per mani e piedi, ovvero gli arti più esposti.
Ricordiamo infine che si tratta di un settore molto ampio dove esistono mansioni ritenute usuranti. Pertanto, l’attenzione su sicurezza e salute deve essere ancora più scrupolosa.
Redazione Zero Morti