La sicurezza sul lavoro per gli studenti del Liceo artistico Arcangeli di Bologna
Parlare di sicurezza sul lavoro ai giovani, a studenti che ancora devono affacciarsi al mondo del lavoro, lo abbiamo detto diverse volte, può fare la differenza.
La UIL Emilia Romagna ha deciso, nell’ambito dei percorsi Alternanza Scuola – Lavoro (Pcto) di avviare con gli studenti del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna un dialogo allo scopo di una maggior conoscenza e sensibilizzazione sul tema.
Il risultato di questo intenso dialogo, iniziato alla fine del 2021 con incontri mirati con funzionari ed esperti del settore prima e con il Segretario Generale della UIL Emilia Romagna, Giuliano Zignani, e il Segretario Generale UIL, PierPaolo Bombardieri, ha portato alla realizzazione di due opere pittoriche realizzate dagli stessi studenti.
È la loro visione e rappresentazione del tema della sicurezza sul lavoro.
“Quando la UIL Nazionale ha lanciato la campagna Zero morti sul lavoro – ha commentato il Segretario Zignani – l’attenzione si è focalizzata da subito sui giovani, in particolare, su quelli che sono ancora in formazione e che quindi, in un futuro più o meno prossimo, si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro.
E così la Uil Emilia Romagna, all’interno del percorso Alternanza scuola – lavoro con l’Istituto Artistico, ha avviato un contest cui hanno partecipato sei studenti che hanno presentato le loro proposte. Su tutte ne sono state scelte due che ora rimarranno nella sede della confederazione regionale”.
«La partecipazione della classe 5A a questa iniziativa – ha proseguito la preside del liceo artistico Francesco Arcangeli, Maria Grazia Diana – è estremante positiva e formativa per gli studenti che hanno partecipato, ma anche per l’intero l’istituto che, attraverso le opere create e pubblicizzate, è coinvolto in una riflessione che riguarda l’educazione civica e l’importanza della sicurezza sul lavoro. Sapere, conoscere e sostenere la sicurezza deve essere una priorità in tutti i settori dello studio e dei Pcto, stages , tirocini. Ritengo sia fondamentale per la formazione del cittadino e del futuro lavoratore essere consapevoli, testimoni attivi e propositivi”.
Gli studenti, attraverso le tecniche di linguaggio pittorico hanno espresso la protesta e la denuncia sociale verso le tragedie che colpiscono le famiglie che perdono i loro cari, le lavoratrici e i lavoratori che subiscono un infortunio.
Nella loro rappresentazione i giovani hanno enfatizzato non solo il dramma del singolo incidente, ma la partecipazione collettiva al lutto e la denuncia nei confronti, alle volte, delle logiche del profitto che passano oltre il rispetto della vita.
Lo abbiamo ribadito più volte, anche in questa sede: crescere nuove generazioni con una cultura della sicurezza sul lavoro e una maggior consapevolezza del rischio è ciò che può fare la differenza nel futuro tra la vita e la morte.
Per questo continuiamo ad andare avanti. Sulla battaglia per la sicurezza sul lavoro non ci si può fermare. I risultati di questo percorso li vedremo più avanti, li vivranno i figli a cui, speriamo sempre, di consegnare un mondo del lavoro più giusto, dove il rispetto della dignità della vita sia messo sempre al primo posto.