Le modalità di fare sicurezza

In che modo si fa Sicurezza nelle Aziende? Facciamo una premessa: non esiste un modo giusto o sbagliato, ma chiediamoci, come sta funzionando nel nostro contesto organizzativo? È efficace o meno?

APPROCCIO BUROCRATICO NORMATIVO

Ci si limita ad affrontare la Sicurezza solo dal punto di vista burocratico. Si vive così la Sicurezza come una sola produzione di scartoffie, creando intorno alla SAFETY un clima di noia, di fastidio, di improduttività.

Insomma: obblighi, sanzioni e procedure. Quello che manca in questo tipo di approccio è un coinvolgimento reale e profondo delle Persone. Il Responsabile della Sicurezza si riduce a fare lo scribacchino, un mero burocrate che produce tanti documenti come DVR, POS, DUVRI, senza che poi questo scrivere si traduca in comportamenti con- creti e azioni.

APPROCCIO INGEGNERISTICO

Un modo di intendere la Sicurezza rigida, molto legata agli aspetti tecnici, DPI di qualità, procedure perfette, interventi sui rischi e sugli ambienti di lavoro. Si dedicano ore a perfezionare procedure, a verificare macchinari, a intervenire sugli ambienti di lavoro e sulle fonti di rischio.Il problema è che nella maggior parte dei casi, all’interno dei luoghi di lavoro, sono le Persone a fare la differenza nella Prevenzione. Si rischia così di non destinare tempo all’ascolto dei bisogni dell’azienda e ad una sana comunicazione a tutti i livelli organizzativi.

APPROCCIO COMPORTAMENTALE

Se gli approcci di cui in precedenza si possono rilevare parzialmente efficaci, un approccio comportamentale può essere un vero strumento di cambiamento per poter raggiungere l’obiettivo di avere sempre meno infortuni. Chi approccia la Sicurezza dal punto di vista comportamentale, si impegna a costruire e rinforzare quelle azioni virtuose messa in atto dai lavoratori dell’Azienda. La Sicurezza basata sui comportamenti nasce da un esperimento scientifico condotto da F. B. Skinner, Professore all’Università di Harward il qual era interessato all’osservazione del comportamento. In generale quando in Azienda vogliamo costruire comportamenti sicuri e ridurre comportamenti insicuri possiamo agire sulle conseguenze che determinano il comportamento umano. Ci sarebbe anche un altro approccio, di cui non vale la pena parlare ed è l’approccio illegale. Quella modalità cattiva di non fare Sicurezza in cui aguzzini del male affare propongono all’Imprenditore, spesso connivente, di sistemare le scartoffie necessarie per superare qualsiasi controllo, parlo di quel girod’affari illegale, più volte riproposto anche da alcuni media, in cui la Sicurezza è ridotta a una serie di timbri su pezzi di carta o Corsi di Formazione fantasma mai erogati. Quindi, in conclusione, le vie per fare Sicurezza sono tante e nessuno può dire di avere una soluzione generale. È di fondamentale importanza imparare a gestire il comportamento umano perché, in ambito di Sicurezza sul lavoro, la maggior parte degli infortuni è causata da comportamenti a rischio per cui una corretta gestione del comportamento umano è eticamente necessaria, oltre che utile ed efficace. Alla base di questo ragionamento vi è la “Behavioral Analysis”, ovvero “l’analisi scientifica del comportamento” – “cosa è” e “cosa non è” il comportamento umano e come si misura e le sue applicazioni, la Behavior Based Safety (B-BS), il protocollo scientifico di eccellenza usato da oltre 40 anni dalle migliori aziende al mondo per ridurre al minimo possibile gli infortuni e le malattie professionali, ormai diventato uno standard di riferimento mondiale.

di Domenico Nese

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