Estrazione del gas: quali rischi per i lavoratori?
Il gas è un elemento di cui non si può fare a meno; è un elemento della quotidianità e quanto sia importante il suo impiego è noto a tutti, soprattutto in questo momento storico che stiamo vivendo. Quanto all’estrazione, parliamo di una pratica complessa e delicata che comporta una serie di rischi per i lavoratori. Prima però di approfondire quali siano le accortezze e i dispositivi di sicurezza di cui i lavoratori devono essere forniti, vediamo come effettivamente avviene l’estrazione del gas.
Il gas viene estratto esattamente come il petrolio e lo si trova all’interno dei micro-pori delle rocce, che tecnicamente vengono definite “serbatoio”. In breve: dapprima si effettuano dei sopralluoghi da geologi e geofisici. Compiuti gli accertamenti sul blocco che lo ospita, si procede con una prima perforazione che va a rilevare la presenza concreta di gas e con altre successive che invece verificano l’entità del giacimento e, quindi, determinano se valga la pena o meno procedere con l’estrazione.
Terminate le fasi primarie, ovvero quelle della ricerca e della stima, si passa alla perforazione vera e propria che chiama in causa l’utilizzo dello scalpello rotante. Grazie a questo strumento, i pozzi di estrazione possono raggiungere fino a 6 km di profondità e per controllare la pressione si monta una valvola che ne permette la gestione, appunto. Una volta estratto, il gas viene lavorato negli impianti di trattamento.
QUALI SONO I RISCHI PER I LAVORATORI?
Si può occupare dell’estrazione del gas solo personale altamente qualificato che abbia avuto una formazione specifica e in dotazione una strumentazione ad hoc, in grado di proteggere da possibili insidie e incidenti.
I primi rischi riscontrabili in molte delle piattaforme di estrazione riguardano le tubature attraverso cui passano gas e fango. Questi agenti possono incrostarsi e provocare pericoli radiologici. Si può andare in contro all’inalazione e/o all’ingestione di polveri derivanti dalle incrostazioni. Ecco che in questa circostanza i DPI appositi, come le maschere filtranti, risultano essere essenziali.
Inoltre, spesso le superfici delle piattaforme sono umide e scivolose; pertanto, gli abiti e calzature devono essere specifiche: tute protettive e stivali antinfortunistici.
Bisogna anche tener conto che spesso i lavoratori del settore si trovano da soli in piattaforma – terra ferma o in mare – e può verificarsi che debbano fronteggiare incidenti di diversa natura. Parliamo di imprevisti più o meno gravi che talvolta sono provocati dall’esposizione ai gas tossici, dagli incendi, dalle cadute o dall’imprevedibilità degli agenti atmosferici. Per fa sì che le operazioni si svolgano in sicurezza, è necessario che i lavoratori siano connessi e abbiano sempre modo di rapportarsi al personale che vigila a distanza. Recentemente, si adottano anche dei dispostivi, in alcuni casi indossabili, che monitorano l’attività fisica e che, in caso di incidente, inviano dei segnali di pericolo.
C’è anche un ultimo dato da considerare: esplosioni e incendi sono tra le prime cause di incidenti e morti nell’industria del gas. Ecco perché oltre alla messa in sicurezza si deve effettuare un lavoro importante di prevenzione. I lavoratori devono essere preparati a dovere sui piani di evacuazione dalle piattaforme di estrazione.