Invecchiamento della forza lavoro: il piano della Uiltrasporti e ItalUIL

Il tema dell’invecchiamento della forza lavoro si impone con urgenza alla luce dei cambiamenti demografici che stanno interessando il mondo occidentale.

La situazione in Europa sull’invecchiamento della forza lavoro

Si stima che nel 2025 nella UE (15 Paesi), i lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni saranno il 35% della popolazione, pari al doppio della popolazione di età inferiore ai 25 anni. Questo fenomeno comporta problemi di sostenibilità economica anche dal punto di vista sanitario e pensionistico, rendendo necessario e inevitabile il prolungamento della vita lavorativa.

Se nel 2013 nei paesi dell’Unione Europea c’era 1 pensionato ogni 4 lavoratori, nel 2060 avremo 2 lavoratori per ogni pensionato. Secondo studi recenti, l’invecchiamento della forza lavoro ”(gli ultra45enni, ovvero i “lavoratori che invecchiano” secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità) riguarda il persone che risulta avere meno infortuni ma più gravi, il loro assenteismo è meno frequente ma di maggiore durata e la loro adattabilità alle nuove tecnologie è più lenta se la formazione è inadeguata.

Le loro prestazioni lavorative non risultano significativamente inferiori rispetto ai colleghi più giovani poiché essi, complice la loro maggiore esperienza e responsabilità, compensano con una migliore capacità di adattamento al lavoro.

Le problematiche sulla salute e sicurezza rispetto all’età

Quello che i lavoratori “anziani” presentano è una diminuzione delle capacità fisiche e psico-cognitive che comportano maggiore suscettibilità ad alcuni fattori di rischio lavorativo. Con l’avanzare dell’età mutano sia i rischi che i danni da lavoro, e per questo motivo risulta fondamentale adottare misure di gestione idonee a garantire ai lavoratori migliori condizioni di salute e sicurezza. L’art. 28 comma 1 del D. Lgs 81/2008 indica espressamente che la valutazione dei rischi deve riguardare, insieme alle differenze di genere e culturali, anche i rischi connessi all’età dei lavoratori.

Gli interventi devono mirare ad assicurare un equilibrio tra la prestazione lavorativa richiesta e le capacità individuali del lavoratore, per adeguare quanto più possibile il lavoro all’uomo e non viceversa. L’invecchiamento non deve essere visto come una malattia, ma piuttosto come una condizione nella vita delle persone nella quale si verificano modificazioni fisiologiche e psicologiche che possono avere ripercussioni rilevanti sull’attività lavorativa.

Percorso di Uiltrasporti e Ital-Uil di analisi e formazione per la tutela del personale anziano

Al fine di contribuire all’adozione delle misure di gestione dei rischi che tengano conto dell’invecchiamento dei lavoratori diventa strategica la figura del Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

La UILTrasporti, attraverso le competenze del Patronato ITAL-UIL, ha iniziato un percorso finalizzato a fornire ai propri RLS gli strumenti necessari per rappresentare al meglio le diverse esigenze dei lavoratori “anziani” sia nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) sia nelle attività di contrattazione su questioni riguardanti la salute e la sicurezza sul lavoro.

Per questo, insieme all’ITAL-UIL, è stato stilato un programma di attività, suddiviso in più fasi, tra le quali è stato organizzato anche un Focus Group di RLS, in rappresentanza dei comparti lavorativi della nostra categoria, che si è riunito il 30 marzo u.s. a Roma presso la sede nazionale alla presenza del coordinamento Salute e Sicurezza della Uiltrasporti e dei consulenti medici dell’ITAL.

L’aspetto più interessante di questo progetto formativo è che per la prima volta lo si costruisce attraverso il contributo e il lavoro dei RLS evitando di fornire un prodotto preconfezionato o generico e quindi più attinente alle caratteristiche e alle specificità della nostra categoria e dei diversi settori che la compongono.

DI SEGUITO LO SCHEMA DEL PROGETTO E LE SUE FINALITÀ:

  • organizzazione di un Focus Group per la rilevazione dei fabbisogni formativi degli RLS;
  • “ascolto”, attraverso il Focus Group, delle problematiche riscontrate sui territori dagli RLS rispetto alla gestione dei rischi dei lavoratori “anziani” all’interno di ogni comparto;

Durante il Focus Group è stata presa in considerazione la variante delle diverse età dei lavoratori e se sono stati applicati interventi strutturali al fine di ridurre l’impatto di questo rischio specifico.

Sulla base di queste analisi e in ragione dei fabbisogni formativi che emergeranno dal Focus Group, saranno definiti i programmi di 5 diversi corsi di formazione a tutti i RLS (attualmente censiti 276 soggetti) della nostra categoria, uno per ogni singolo comparto.

Il Focus Group

Il Focus Group che, come detto in precedenza, si è riunito il 30 marzo scorso presso la sede nazionale della UILTrasporti, è stato composto da RLS in rappresentanza dei settori e dei comparti su indicazione dei rispettivi segretari nazionali, ad esclusione del settore Marittimi, per impossibilità di avere disponibili RLS di questo settore.

Nella mattina i Medici del Lavoro hanno fatto una sessione formativa a tutti i RLS sul tema dell’“invecchiamento attivo” descrivendo e approfondendo tutti gli aspetti che possono impattare sulla Salute e la Sicurezza dei lavoratori.

Successivamente sono stati costituiti 4 tavoli omogenei (Trasporto Aereo, Mobilità, Logistica e Viabilità), all’interno dei quali i RLS hanno lavorato attraverso la compilazione di un questionario preparato dai Medici del Lavoro, i quali hanno interagito con i RLS dando supporto diretto ai singoli gruppi per veicolare il lavoro di approfondimento e rendere efficace il loro confronto. I singoli gruppi dovevano individuare una fi gura professionale e su quella rispondere alle varie domande del questionario. Dopo questa fase i singoli gruppi, attraverso un loro rappresentante, hanno riferito quanto è emerso dalla discussione e relazionato ai Medici del Lavoro le loro riflessioni e le proposte di merito.

Il ruolo cardine del Medico del Lavoro

I Medici del Lavoro hanno raccolto tutto il materiale che sarà utile a costruire i contenuti del piano formativo a cui si accompagnerà una parte più specifica.

Verranno presi in esame gli aspetti più di dettaglio determinati da quanto emerso nei singoli tavoli del Trasporto Aereo, della Mobilità, della Logistica e della Viabilità.

I Medici del Lavoro analizzando i contenuti dei questionari compilati dai RLS hanno espresso piena soddisfazione per quanto emerso. Hanno, inoltre, ritenuto complessivamente molto interessanti i contributi emersi nella giornata del 30 marzo.

Step 2 del progetto

La prossima fase del progetto prevederà la convocazione a Roma di RLS (massimo 30) di 4 distinte sessioni per ogni singolo settore (Trasporto Aereo, Mobilità, Logistica e Viabilità) e metteremo a confronto per ogni settore RLS divisi per comparto in modo da approfondire le professioni e le attività che possono avere un impatto sull’“invecchiamento attivo”. Per motivi specifici del settore non possiamo coinvolgere in questa fase i RLS dei Marittimi perché svolgono la loro funzione in navigazione. Comunque saranno coinvolti in una fase successiva.

Con la realizzazione e il completamento della fase sopra descritta possiamo realizzare un percorso per raggiungere l’obiettivo di costruire un piano formativo sull’“invecchiamento attivo” fatto “su misura” per la nostra categoria per poi poterlo erogare a tutti i RLS della UILtrasporti anche in modalità on-line.

di Paolo Collini, Coordinatore Salute e Sicurezza sul Lavoro UILTRASPORTI

(Newsletter Sicurezza in Rete)

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