“Noi non vogliamo più sentire la sirena che abbiamo sentito questa sera.
1200 morti lo scorso anno. 1200 famiglie straziate.
Più di 200 quest’anno.
Oggi più di 400 assemblee sui posti di lavoro in tutta Italia.
Il tema della sicurezza sul lavoro non può più essere affrontato come lo stanno facendo adesso. È una strage. È diventata un’emergenza nazionale.
Abbiamo chiesto al Governo di fare una cabina di regia, di mettere insieme i vari Ministri e di decidere subito cosa fare.
Guardiamo i numeri perché le responsabilità sono chiare.
4 milioni di aziende in Italia.
10.000 controlli lo scorso anno.
8.000 sanzioni penali per le violazioni sulla sicurezza.
Abbiamo bisogno di interventi adesso.
Mentre discutevano del Decreto Ristori non hanno dedicato un solo euro all’emergenza delle morti sul lavoro.
Mentre discutono di come liberalizzare gli appalti non abbiamo eliminato le gare al massimo ribasso.
Mentre si discute di come far ripartire questo Paese non siamo in grado di bloccare il lavoro nero.
Partiamo dal rispetto della vita umana, partiamo dal rispetto della dignità del lavoro, perché se qualcuno pensa di far ripartire il lavoro, di far ripartire questo Paese negando la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici noi non ci stiamo.
Lo diremo a voce alta, non solo su questo tema.
La questione della sicurezza sul lavoro non può essere demandata solo alle relazioni industriali.
Quando noi diciamo che il tema della sicurezza deve diventare un tema di tutti, chiediamo che se ne parli nelle scuole, nella coscienza di tutti perché quando una vita viene a mancare è una tragedia per tutte le famiglie che la subiscono.
La battaglia di #ZeroMortiSulLavoro, la battaglia unitaria sulla sicurezza che stiamo facendo serve a salvare vite umane, serve a dire che questo Paese deve ripartire in modo diverso.
Serve a dire che bisogna avere rispetto per chi lavora e per chi il lavoro lo cerca”.

PierPaolo Bombardieri, Segretario Generale UIL