Il 29 aprile 2021 Mattia è partito come tutte le mattine da casa, con il suo sorriso per una giornata nuova sul lavoro. È arrivato in cantiere, ha iniziato il lavoro, ma il gancio della gru si è rotto e il carico gli è crollato addosso.
Quel “vuoto” lasciato dalla persona cara che non c’è più non possiamo colmarlo. Possiamo solo prendercene cura.…
Un ragazzo di 18 anni che muore schiacciato sotto una trave d’acciaio è una sconfitta di tutti. È un dolore con cui dovrà convivere la famiglia. È un ‘martire’ per gli studenti che reclamano giustizia per lui e un sistema scolastico diverso. È un nome che non deve essere dimenticato. Perché sono tanti i morti…
“Noi non vogliamo più sentire la sirena che abbiamo sentito questa sera.
1200 morti lo scorso anno. 1200 famiglie straziate.
Più di 200 quest’anno.
Oggi più di 400 assemblee sui posti di lavoro in tutta Italia.
Il tema della sicurezza sul lavoro non può più essere affrontato come lo stanno facendo adesso. È una strage. È diventata un’emergenza nazionale.”…
Abbiamo organizzato queste assemblee oggi nei luoghi di lavoro per dire Basta alle troppe donne e troppi uomini che muoiono lavorando.
Nei giorni scorsi questa situazione l’abbiamo chiamata una strage silenziosa che sta toccando tutti i settori produttivi e tanti territori.
Il diritto alla salute e alla sicurezza del lavoro devono essere al centro delle discussioni per dire No alla violazione del diritto principe, il diritto alla vita.”…
“Spesso la sicurezza sul lavoro viene vista come un costo, come un apparato burocratico. Perché è vero che le aziende hanno un costo di consulenti e di carte sulla sicurezza sul lavoro, ma non è solo questo, non si dissolve avendo posto il piano di sicurezza, avendo la nomina dei rappresentanti dei lavoratori per la…
“È necessario oggi, ed è questo l’obiettivo di questa giornata e della settimana di mobilitazione che seguirà di fare una svolta, di chiamare tutte le forze politiche, il Governo, il Parlamento, le forze sociali, gli imprenditori a ragionare insieme a noi su come mettere fine a questa tragedia. Non possiamo continuare ad avere più di due morti al giorno sul lavoro. Il lavoro è un diritto, non può essere la fine delle persone…”…
di Susanna Costa
Forse pochi sanno che nel lontano 1962 il grande Dario Fo fu censurato per aver parlato di infortuni nei cantieri edili. Certo il grande regista lo fece a modo suo, ma provò a raccontare con le poche battute di uno sketch, che nessuno ebbe modo di vedere perché censurato, la realtà dei cantieri edili e di quanto ancora oggi purtroppo, perdura: quella dei costi della sicurezza che vanno abbattuti per poter partecipare a gare d’appalto al ribasso.…
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