MORTI E INFORTUNI SUL LAVORO NEL 2024: UN BILANCIO DRAMMATICO
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- Written by Francesca D'Agostino
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Ci siamo appena lasciati alle spalle il 2024 ma il drammatico numero di morti sul lavoro non accenna a diminuire. L’ INAIL ha certificato che negli ultimi 12 mesi le vittime sul lavoro sono state 1090 rispetto alle 1041 del 2023: stiamo parlando di 49 persone morte in più nel 2024.
L’anno appena concluso sarà ricordato per gli incidenti mortali plurimi, definizione che comprende gli incidenti in cui hanno perso la vita più lavoratori, che nel 2024 hanno provocato 39 vittime, cinque in più rispetto alle 34 dell’anno precedente. Di questi ricordiamo quelli che hanno avuto maggiore impatto mediatico: il 16 febbraio il crollo nel cantiere a Firenze (5 morti), il 9 aprile l’esplosione nella centrale elettrica di Suviana (7 morti), il 6 maggio la tragedia per le esalazioni nella rete fognaria di Casteldaccia (5 morti) e concludendo questo triste resoconto il 9 dicembre l’esplosione nell’area carico dello stabilimento Eni a Calenzano (5 morti).
Distribuzione geografica delle vittime e settori più colpiti
In Lombardia abbiamo il maggior numero di vittime (131), seguono: Campania (84), Lazio (73), Emilia-Romagna (71), Sicilia (65), Veneto (54), Piemonte (51), Toscana (49), Puglia (45), Sardegna (27), Trentino-Alto Adige (26), Liguria (21), Calabria e Umbria (19), Abruzzo (17), Basilicata (16), Marche (15), Friuli-Venezia Giulia (14), Valle d’Aosta e Molise (4). È il settore delle Costruzioni a far rilevare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 156. Seguito da Trasporti e Magazzinaggio (111), dalle Attività Manifatturiere (101) e dal Commercio (58).
Differenze di genere e nazionalità
Emerge come i lavoratori stranieri siano soggetti a rischio di infortunio mortale maggiore rispetto agli italiani. Gli stranieri deceduti sul lavoro, da gennaio a dicembre 2024, sono 176 su un totale di 805, mentre sono 51 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere, con un rischio di morte sul lavoro che continua a essere più che doppio rispetto agli italiani.
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro, tra gennaio e la fine di dicembre 2024, sono 52, mentre 34 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Giorni e cause degli incidenti
Il martedì risulta essere il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nel 2024 (19,9%).
Rispetto al 2023, aumentano anche gli infortuni (+ 4.215). In particolare, si rileva un aumento degli infortuni in itinere (+15.745), in maggioranza riconducibili alla circolazione stradale.
Settori con maggiori denunce di infortuni
La maglia nera delle denunce totali di infortuni per settore va alle attività manufatturiere (70.842). Seguono: Costruzioni (37.220), Sanità (36.425), Trasporto e Magazzinaggio (34.698) e Commercio (33.050).
Le denunce di infortunio totali delle lavoratrici da gennaio a dicembre 2024 sono 211.135, quelle dei colleghi uomini 378.436. Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi dunque gli infortuni in itinere) sono 490.725 a fine dicembre 2024: 163.747 le donne e 326.978 gli uomini.
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro degli italiani sono 388.876, mentre quelle degli stranieri sono 101.849; la fascia di età più colpita in occasione di lavoro e in itinere è quella che va dai 45 ai 54 anni con 130.010 denunce (il 22,1% del totale).
Infortuni tra gli studenti
Vogliamo adesso approfondire le statistiche che riguardano le denunce di infortunio degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’Inail entro il mese di dicembre 2024. Queste sono state 77.883: in aumento del 10,9% rispetto alle 70.215 del 2023.
L’incidenza degli infortuni occorsi a studenti rappresenta circa il 13% del totale delle denunce registrate nel 2024. Il 42% delle denunce interessa le studentesse (+12,5% l’incremento tra il 2023 e il 2024), il 58% gli studenti (+9,8%). Tre infortuni su quattro si riferiscono a studenti under 15 anni, un quarto a quelli dai 15 anni in poi.
Il 95% delle denunce riguarda gli studenti delle scuole statali, il restante 5% gli studenti delle scuole non statali e private.
Poco più di duemila gli infortuni denunciati dagli studenti coinvolti nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO). Le denunce di infortunio con esito mortale degli studenti di ogni ordine e grado presentate all’Inail entro il mese di dicembre 2024 sono state 13, contro le 12 del 2023.
Malattie professionali
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2024 sono state 88.499, 15.745 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+21,6%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.
*Dati INAIL al 31 dicembre 2024
I dati mensili diffusi sono provvisori e il loro confronto richiede cautele nelle analisi periodiche di dettaglio, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di picchi occasionali e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Istituto, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2024, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia. In occasione della presentazione della Relazione annuale dell’Inail, saranno disponibili dati più consolidati rispetto a quelli diffusi con le rilevazioni mensili, corredati anche dall’informazione sugli esiti della definizione amministrativa (riconosciuti, negativi e in istruttoria).